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Di SS. Martino e Silvestro ai Monti, sono noti soprattutto la sala tardo-antica del titulus Equitii e l'arredo barocco della chiesa. La basilica a tre navate attuale fu costruita ex novo nel IX secolo. Gli interventi edilizi dei sec. XII/XIII sono rintracciabili solo nella trasformazione del convento in residenza cardinalizia di Guala Bicchieri con il suo oratorio di S. Silvestro affrescato; forse fu aggiunto un campanile, mentre l'arredo della chiesa è stato solo puntualmente aggiornato: si sono conservati i resti di un tabernacolo cosmatesco e di un cornicione illusionistico dipinto nella navata.