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Un’epigrafe ricorda la consacrazione da parte del papa riformato Urbano II dell’altare principale della chiesa che a suo tempo si chiamava ad Pineam nel 1090. Nel 1113 un’iscrizione non più conservata ricorda la dedicazione di un altare laterale. Probabilmente il corpo delle navate era più lungo e l’abside originale a est fu forse distrutta da un’esondazione del Tevere. L'aspetto medievale attuale della facciata e dell'interno a tre navate con coro e abside a volta è in buona parte il risultato di un rifacimento storicistico della chiesa. In origine, la chiesa era già stata ridotta nelle dimensioni nel periodo medievale e successivamente trasformata in stile barocco. Parti significative del campanile a due piani, della facciata e della parete esterna del cleristorio meridionale sono medievali, mentre all’interno soltanto il colonnato meridionale della navata può essere considerato medievale. Tra gli arredi liturgici, si sono conservati una lastra con quinconce di un pluteo e l’altare marmoreo a blocco con sul fronte in rilievo un Agnus Dei clipeato e colonnine agli angoli, ascrivibile alla fine dell'XI secolo, un raro esempio dell’arte della riforma Gregriana antecedente al boom costruttivo sotto Pasquale II.