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L’ attuale chiesa di S. Maria del Pianto occupa il sito della demolita S. Salvatore de Cacabari, insediatasi in una porticus di epoca imperiale. L’area dove si trova la chiesa era anticamente occupata dal Circo Flaminio e nel medioevo centrale è chiamata regio Arenulae et Caccabariae, dai fabbricanti di pentole (= cacabii) operanti in zona. Questo spiega la denominazione S. Salvatoris de Cacabariis con cui la chiesa compare per la prima volta, nel 1186. La moderna dedica a S. Maria del Pianto sostituisce la precedente quando nella chiesa è trasferita l’immagine di una Madonna con Bambino che nel 1546 avrebbe miracolosamente stillato lacrime. La nuova chiesa è inaugurata nel 1612. L’edificio medievale risulta fosse provvisto di un campanile. In chiesa, murata nella parete a sinistra dell’odierno ingresso, si conserva una lastra rivestita di mosaici tardo duecentesca di provenienza e funzioni incerte, il cui manifesto lusso testimonia grandi ambizioni. Come si spiega la presenza di un elemento di tali pretese in una chiesa modesta come S. Salvatore de Cacabariis? Si possono solo formulare un paio di ipotesi. Non si può escludere un possibile patrocinio della famiglia Cenci, attestata in zona dalla metà circa del XIII secolo, la quale avrebbe potuto finanziare un altare per una eventuale cappella funebre; è altrettanto possibile che la lastra provenga da una delle innumerevoli chiese o cappelle delle vicinanze, molte delle quali demolite nel corso dei secoli (tra queste si segnala S. Tommaso de Cenci).